“Le sfide” attuali dell’Europa

“Le sfide” attuali dell’Europa.

A San Gallo l’Assemblea plenaria del Consiglio delle conferenze episcopali d’Europa (CCEE) sulle sfide sociali e spirituali in Europa.

San Gallo, ottobre 2012 – Si è celebrata nella Cattedrale di San Gallo, domenica 30 settembre, la Messa delle Nazioni – trasmessa in diretta dalla televisione svizzera – di chiusura della quattro giorni di lavori della Plenaria dei Presidenti del Consiglio delle Conferenze Episcopali in Europa (CCEE) che ha visto la presenza di una cinquantina di Presidenti, tra cui nove Cardinali, trasformando così la città nella capitale dell’Europa cattolica.

Si è svolta per la prima volta a San Gallo in occasione del Gallusjubiläum, la commemorazione del 1400mo anniversario del monaco colombaniano di origine irlandese che ha dato il nome alla città fondando l’Abbazia benedettina. La prima comunità monastica che si riunì poi sotto la Regola benedettina facendo diventare San Gallo, all’epoca, uno dei più importanti centri di cultura e di potere dell’Europa possedendo una splendida biblioteca – la Stiftsbibliothek considerata una delle più importanti biblioteche di manoscritti medievali – ancora oggi visitabile.

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Lo stesso portavoce del Consiglio, Thierry Bonaventura, lo ha definito il più importante evento dalla visita del Papa in Svizzera nel 2004 ed è stata una grande occasione per incontrare le massime autorità del Cantone e della Città. Anche Papa Benedetto XVI in un messaggio inviato in occasione dell’apertura dei lavori del CCEE ha ricordato che Il Messaggio cristiano è seminato e si radica efficacemente là, dove è vissuto in modo autentico ed eloquente da una comunità”. Lo stesso Papa invita a riflettere sia la comunità sia i membri del Consiglio sul perenne compito di evangelizzazione e sulla sua attuale rinnovata urgenza sostenuto dalla testimonianza della carità comune, animato dalla preghiera comune.

Nella stessa omelia del Vescovo della Diocesi di San Gallo, Monsignor Markus Büchel, ci ha ricordato come la storia della Città di San Gallo fonda le sue radici da quel seme di testimonianza di vita di alcuni monaci irlandesi. Nei secoli poi vi è stato un incredibile sviluppo che, da un inizio modesto, attraverso i secoli è giunto fino ad oggi. Un tempo c’era un unico uomo dal grande carisma, entusiasta di Dio, oggi troviamo una comunità, una Chiesa che lotta per affermarsi in un mondo secolarizzato. Questa situazione conflittuale ha portato alla memoria del Monsignor Büchel, le parole del Cardinal Carlo Maria Martini, recentemente scomparso e che nella sua veste di Presidente del CCEE spesso si è intrattenuto a San Gallo. In un’intervista poco prima della sua morte, il Cardinal Martini disse: “La Chiesa è stanca nell’Europa del benessere e in America. La nostra cultura è invecchiata, le nostre Chiese sono grandi, le nostre case religiose sono vuote e l’apparato burocratico della Chiesa lievita, i nostri riti e i nostri abiti sono pomposi. Queste cose, però, esprimono quello che noi siamo oggi? I beni culturali di cui dobbiamo prenderci cura servono veramente all’annuncio e alla gente? Oppure costringono troppo le nostre forze impedendoci di muoverci anche quando le difficoltà ci opprimono?”. Negli ultimi decenni, ricorda il Vescovo di San Gallo, il Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee si è preoccupato notevolmente a una nuova evangelizzazione in Europa per capire dov’è oggi l’uomo, quali risposte attende dalla Chiesa passando dalle domande che si è posto il Cardinal Martini. Il senso di stanchezza che spesso attanaglia ognuno di noi nel suo fare quotidiano confrontato con i tanti problemi di ogni giorno, la famiglia, la casa, il lavoro, i figli e che ci portano inevitabilmente, a volte, alla disperazione e rassegnazione in una società – stretta dalla morsa della crisi economica – che ha smarrito i propri punti fermi, i propri valori.

In questo senso anche il presidente della Conferenza episcopale italiana, il Cardinale Angelo Bagnasco, ha detto che l’Europa è chiamata ad essere fiduciosa, perché solo la fiducia è l’unica premessa per dare un servizio generoso e sereno ai cittadini. Il destino dell’Europa – ha aggiunto – non è tanto un’unità d’interessi, ma una comunità di destino. Quindi, una storia di Nazioni fatta di alti e bassi, luci e ombre, ma anche di grandi successi che ha accompagnato l’esistenza umana e che porta inevitabilmente a nuove sfide rilanciando anche l’impegno dei credenti per l’evangelizzazione nel mondo contemporaneo.

Paolo Vendola – Giornale Comunità